C’è una musica che non ha bisogno di alzare la voce per farsi sentire.
“Curve nell’anima” è uno di quei brani che parlano con il tono sommesso di chi conosce il dolore, ma ha imparato ad abitarlo con grazia. Una canzone che scava con delicatezza nelle pieghe più intime dell’animo umano, trasformando le ferite in arte e le cicatrici in melodia.
Il testo, firmato da G. Lucchese, è una riflessione profonda, quasi una confessione in forma poetica. Ogni parola sembra custodire il peso dell’esperienza, ma anche la luce di una consapevolezza raggiunta attraverso il tempo, il silenzio, l’attesa. È un invito a riconoscere e accogliere le nostre curve interiori — quelle imperfezioni emotive che ci rendono autentici — e a danzare con esse, senza paura.
La musica composta da Luca Erriquenz accompagna il testo con un arrangiamento sobrio, elegante e cinematografico. L’atmosfera è quella di una ballad classica, ma con un respiro contemporaneo: i suoni sono morbidi, avvolgenti, costruiti con cura per lasciare spazio alla voce e alle emozioni che essa veicola. Nessun eccesso, nessuna ricerca dell’effetto, solo equilibrio e profondità. La voce, infatti, non interpreta: vive, suggerisce, accarezza. Porta l’ascoltatore in un luogo di raccoglimento, dove l’arte non è evasione ma ascolto profondo.
“Curve nell’anima” è una canzone che si rivolge a chi ha attraversato le proprie notti bianche e ha capito che anche il buio può insegnare. È un brano che parla a tutti coloro che sono stati delusi, feriti, o semplicemente messi alla prova, ma che non hanno smesso di credere nella bellezza di una rinascita possibile.
Il risultato è un’opera intima ma universale, dolente ma luminosa. Un piccolo manifesto sonoro per chi cerca nella musica non solo intrattenimento, ma anche verità, conforto, ispirazione.
“Curve nell’anima” è disponibile su tutte le piattaforme di distribuzione digitale dal 30 Maggio 2025.