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Filippo Poderini e due nuovi singoli “Sete” e “Perché Rimani”

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Ho conosciuto Filippo Poderini qualche mese fa con il singolo “Dopamina” che fin da subito mi ha colpito per il suo ritmo accattivante ed ora l’artista presenta altri due brani.

“Sete” si presenta come un brano particolarmente introspettivo, meno da ballare ma più per una serata nel letto con la luce soffusa. Uno di quei momenti in cui ci lasciamo andare ai pensieri. Invece “Perché Rimani” ricalca un po’ di più le orme di “Dopamina” rimanendo molto ritmata e allo stesso un po’ arrabbiata.

Il tocco di classe è la presenza di Giorgio Canali che regala al brano quel qualcosa di diverso dal solito, un momento che si spezza ma che ci dice particolarmente.

Tra i due pezzi, se non si fosse capito, apprezzo particolarmente “Perché rimani”.

ASCOLTA PERCHE’ RIMANI: https://open.spotify.com/intl-it/album/3vywafGGiGQRr3zBkIzdJy?si=MoAE9q17SBiVpsokwZQGag

ASCOLTA SETE: https://open.spotify.com/intl-it/album/6B0J31gji7lDyHVY5Lwiy6

Ascolta

Filippo Poderini è un musicista di formazione jazzistica e producer umbro. Gestisce lo studio di produzione Audio Monk Prod. a Città di Castello (www.audiomonkprod.com).

Per diversi anni si è dedicato solo alla musica altrui creando ed esaltando brani interessanti, ma nel 2020 è arrivata la svolta e ha sentito il bisogno di pubblicare anche qualcosa di suo. “Dopo 5 anni di onorato servizio conto terzi, sono riuscito a vedermi dall’esterno e trattarmi come uno dei clienti dello studio”.

Pubblica così “Moshi Moshi Pronto Pronto”, il suo primo disco seguito da svariati singoli. Il 2025 si apre con l’uscita di “Dopamina”, primo singolo di un progetto che proseguirà per tutto l’anno. Seguito da “Sete” e “Perché rimani”, pubblicato l’11 aprile con feat. Giorgio Canali.

Filippo racconta di provocazioni emotive, contraddizioni , trip mentali e dichiarazioni d’amore post-datate.

Ha diviso I palchi con: Dente, Young Signorino, Giorgio Canali, Francesco Pellegrini, Meganoidi, Nicolò Carnesi.

Ho 39 anni, chiamarmi emergente sarebbe grottesco. Sono un onesto professionista che ha vissuto nell’ombra di altri. Avevo paura di ricevere rifiuti, ma ora, alla soglia dei 40, forse non mi importa più”.

michelaredazione

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