Ascoltare “Nel cielo di Vincent” è come aprire una finestra su un’estate malinconica: c’è luce, ma anche il sentore di qualcosa che sta volando via. Il brano segna l’esordio di Lisa Lowerground con una delicatezza rara, quasi sussurrata, che però arriva dritta al cuore.
La voce di Lisa si muove con naturalezza sugli accordi in maggiore, creando un’armonia intima e ariosa. Non canta “di” Giacomo, lo accompagna. C’è un’immagine bellissima che mi è rimasta in mente dopo l’ascolto: quella di qualcuno che tiene la mano a chi parte, senza stringere troppo, lasciando andare con dolcezza.
Melodia e testo si intrecciano come se fossero nati nello stesso respiro: non c’è dissonanza, solo un senso profondo di unità e sincerità. I richiami a Van Gogh e all’estate amplificano l’immaginario, ma senza appesantirlo mai.
È un debutto che non cerca l’effetto, ma l’essenza. Un piccolo rito musicale, pieno di pudore, che trasforma il dolore in bellezza. E che lascia la voglia di risentirlo, in silenzio.
Lisa Lowerground è una cantautrice cresciuta negli anni ‘70 in una piccola località sita fra Modena e Bologna, “fra la via Emilia e il West”, Le piace ricordare citando Francesco Guccini.
Fin da bambina amava frugare fra i vinili dei cugini più grandi e la sua fascinazione comprendeva i generi musicali più disparati: dal progressive rock al country folk, dal punk al blues, per poi immergersi completamente nel grunge e nel british pop degli anni ‘90.
“Nella campagna addormentata dove son tornata a vivere di recente, si intitolano locali a Frank Zappa e si osservano le lucciole danzare la sera, sulle note del flauto di Ian Anderson”, quest’ultimo, ricorda sempre Lisa, conosciuto nel backstage di un concerto a Glasgow, durante il quale le fu chiesto di salire sul palco come comparsa.
Dopo anni di esperienze in varie band in veste di interprete, nel 2022 Lisa ha scritto e composto il suo primo inedito, partendo dallo studio di una pentatonica, scoprendosi anche cantautrice. Da allora non si è più fermata e la vena creativa è sgorgata con urgenza, come un rivolo da una sorgente sotterranea.
In questi ultimi tempi sta portando la sua musica su diversi palchi della zona Emiliano romagnola.
Il 16 maggio finalmente pubblica il suo primo singolo “Nel cielo di Vincent”.
La poetica di Lisa Lowerground è il compendio di molteplici influenze musicali e dei più svariati generi, come già evidenziato.
Nella sua formazione non manca comunque, il richiamo alla migliore tradizione cantautoriale italiana: da Bennato a Graziani, da De Gregori a De Andre’, da Guccini a Lucio Dalla, da Finardi a Rino Gaetano e, in tempi più recenti, ancora Max Gazzè’, Cristina Donà e molti altri ancora hanno contribuito ad ispirarla.