“Ognuno ha la sua voglia” è un album che sembra parlare direttamente, senza filtri, come farebbe un amico al tavolo di un bar. Guglielmo Lai non si nasconde dietro pose da artista: racconta la vita così com’è, con le sue contraddizioni, i momenti teneri e quelli taglienti.
Il suo sound è un incrocio sorprendente: rap vecchia scuola, cantautorato italiano, reggae e sprazzi pop si mescolano senza forzature. È musica che può piacere a chi cerca testi intelligenti e a chi vuole solo lasciarsi trasportare dal ritmo. C’è ironia, c’è malinconia, c’è il gusto per le immagini semplici che diventano universali.
La produzione è curata ma mai patinata: si percepisce la libertà di un progetto indipendente, e questo lo rende ancora più autentico. L’ascolto scorre leggero, ma lascia spesso una riflessione in fondo alla mente, quasi senza accorgersene.
In un panorama musicale dove è facile somigliarsi tutti, Guglielmo Lai firma un debutto che ha una voce propria. Non urla per farsi notare, ma resta impresso per la sincerità e per quel mix sonoro fresco e riconoscibile. “Ognuno ha la sua voglia” è un disco che si ascolta con il sorriso, ma che sa anche toccare corde profonde.

