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Recensione – “Basterebbe una parola” di Filippo Poderin

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Con “Basterebbe una parola”, Filippo Poderini aggiunge un nuovo capitolo al suo universo emotivo, accompagnandolo con un videoclip sorprendente per scelta estetica e simbolismo. Il video, fortemente visuale, ambientato in una palestra quasi sospesa nel tempo, mostra l’artista mentre canta circondato da attrezzi, specchi e luci fredde, creando un contrasto netto tra lo spazio fisico del corpo e quello interiore della mente.

La palestra – luogo di fatica, superamento dei propri limiti, tensione muscolare – diventa metafora delle emozioni trattenute. Ogni gesto, ogni sguardo in camera, suggerisce uno sforzo non tanto fisico quanto emotivo: quello di trovare quella parola capace di risolvere, chiarire, forse guarire. Il playback intimo di Filippo è costruito come se fosse un allenamento dell’anima: ripetizione, resistenza, silenzi che pesano più dei pesi stessi.

La canzone, con sonorità lo-fi e un’impronta indie pop delicata, è quasi sussurrata, e il video ne amplifica l’intenzione minimalista. Niente fronzoli narrativi, nessuna storia lineare: solo l’artista e il suo non detto, messi a nudo in un ambiente neutro dove tutto è potenzialmente possibile, ma nulla accade davvero.

Il risultato è un’esperienza visiva e sonora che parla di vulnerabilità con estrema eleganza, rendendo il non mostrato più potente del mostrato, e confermando Filippo Poderini come una delle voci più autentiche del nuovo cantautorato italiano.

Video

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Filippo Poderini è un musicista di formazione jazzistica e producer umbro. Gestisce lo studio di produzione Audio Monk Prod. a Città di Castello (www.audiomonkprod.com).

Per diversi anni si è dedicato solo alla musica altrui creando ed esaltando brani interessanti, ma nel 2020 è arrivata la svolta e ha sentito il bisogno di pubblicare anche qualcosa di suo. “Dopo 5 anni di onorato servizio conto terzi, sono riuscito a vedermi dall’esterno e trattarmi come uno dei clienti dello studio”.

Pubblica così “Moshi Moshi Pronto Pronto”, il suo primo disco seguito da svariati singoli. A fine 2025 Filippo decide di pubblicare il suo nuovo disco, ma questa volta sceglie un modo diverso: presenta un singolo al mese. Tanti i brani che si sono già fatti notare e le collaborazioni degne di nota come Giorgio Canali, Young Signorino e Maestro Pellegrino degli Zen Circus.

Filippo racconta di provocazioni emotive, contraddizioni , trip mentali e dichiarazioni d’amore post-datate.

Ha diviso I palchi con: Dente, Young Signorino, Giorgio Canali, Francesco Pellegrini, Meganoidi, Nicolò Carnesi.

Ho 39 anni, chiamarmi emergente sarebbe grottesco. Sono un onesto professionista che ha vissuto nell’ombra di altri. Avevo paura di ricevere rifiuti, ma ora, alla soglia dei 40, forse non mi importa più”.

michelaredazione

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