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“SENSIBILITY” è un viaggio sonoro che si snoda attraverso dodici brani che rappresentano diverse sfaccettature della visione del mondo dei The Kollege. Ogni canzone si fa portavoce di un’emozione, di una riflessione, di un sogno. L’album si apre con “NIHILISM”, che incarna l’essenza del disincanto giovanile, un rifiuto verso un sistema che sembra privo di senso. Con il suo potente riff e la sua energia rabbiosa, il brano è il perfetto inizio per un disco che non si accontenta di essere solo un album di musica. “FUCK THE FAME” continua su questa scia, con una critica decisa verso la cultura della celebrità e del consumismo, rivelando la vera anima del gruppo: una band che vuole suonare, divertirsi e condividere il suo messaggio, senza scendere a compromessi. “SHUT US DOWN” è un brano che rende omaggio al rock classico, ma con un twist che lo rende fresco e attuale. Il gruppo non si limita a imitare il passato, ma lo rielabora con il proprio stile unico. “PAIGE” è un’altra faccia del gruppo, una ballata che si distingue per la sua dolcezza e per l’introduzione di un sassofono che arricchisce la melodia, portando l’ascoltatore in un’atmosfera più intima. “MY ENEMY” è un brano che mescola il rock con una certa leggerezza, creando un contrasto interessante con le sonorità più dure dei brani precedenti. “FUCKING DREAM” è una delle canzoni più potenti del disco, un grido di resistenza contro la superficialità della società e un invito a guardare oltre le apparenze. Con “HAPPINESS NO PLEASURE”, il gruppo ci ricorda che la vera felicità non risiede nelle cose materiali, ma nella consapevolezza interiore. “YOU’RE MY SOUL & I’M YOUR BODY” è il pezzo che ha lanciato il gruppo nel panorama musicale, un brano che rappresenta la loro essenza e che è riuscito a catturare l’attenzione del pubblico. “GET OUT OF MY MIND (ADALINE)” è uno dei brani più emozionali, una traccia che parte dall’introspezione per arrivare a un’esplosione di energia. “ALL IN ALL” è un’esplosione di energia pura, dove funky e rap si mescolano creando un pezzo dinamico e travolgente. “MARY” è una ballata triste, ma anche toccante, che racconta una storia di dolore e solitudine, ma che trova comunque la sua bellezza. “I WON’T PRAISE MOM” chiude l’album con un messaggio di indipendenza e di forza. È il turno della band di prendere il centro della scena, un momento di trionfo per loro. “SENSIBILITY” è un viaggio che non lascia nulla al caso, ogni brano è una nuova scoperta, un passo verso una consapevolezza più profonda.