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“Un posto in cui tornare” de Lapolveriera: recensione

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Con “Un posto in cui tornare”, Lapolveriera propone un EP che va dritto al cuore. La narrazione è intensa e universale, abbracciando le insicurezze e le certezze di chi cerca il proprio posto nel mondo.

Il viaggio comincia con “Caro amico mio”, un brano che parla della perdita e del conforto che risiede nei ricordi. L’arrangiamento, dolcemente malinconico, è perfetto per evocare la sensazione di un abbraccio perduto ma ancora presente nell’anima.

“La prima volta che ho odiato” si distingue per il suo approccio quasi cinematografico. Le parole dipingono il momento esatto in cui l’amore lascia spazio all’odio, un’emozione resa ancora più potente da un crescendo strumentale che sfocia in un’esplosione di chitarre e batteria.

“La guerra è finita?” è un inno al sogno e alla fatica di perseguirlo. La melodia, ottimista ma mai banale, porta con sé un messaggio di speranza senza scadere nella retorica. Un brano che sembra scritto per essere cantato a squarciagola durante un concerto.

Con “Sibilla”, Lapolveriera tocca il vertice del disco. La voce si intreccia perfettamente con quella dei Meganoidi, creando un’atmosfera in bilico tra tensione e liberazione. Il testo, dolorosamente sincero, celebra l’accettazione di sé in un mondo che tende a escludere ciò che non comprende.

Infine, “Cartolina” è una chiusura che lascia il segno. La semplicità della melodia contrasta con la complessità emotiva del testo, creando un mix che avvolge l’ascoltatore in un dolce senso di malinconia.

Lapolveriera riesce a raccontare con musica e parole le sfaccettature dell’animo umano, regalandoci un EP che è un piccolo rifugio per l’anima.

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“Un posto in cui tornare” de Lapolveriera: recensione

Lapolveriera è una band indie rock italiana con influenze cantautorali, nata a Verona nel 2019, formata da Giovanni Maragnoli (chitarra, tastiere, voce), Giovanni Magagna (chitarra solista, cori), Michele Fontana (basso) e Riccardo Masenelli (batteria). Nel corso dei primi anni la band apre i concerti di alcuni artisti di riferimento della scena musicale italiana come Omar Pedrini, Paolo Benvegnù, Federico Poggipollini, Pierpaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori), Maestro Pellegrini (Zen Circus), Giorgio Ciccarelli (Afterhours), Clan Destino, Gigi Cavalli Cocchi, Modena City Ramblers, Gem Boy, Meganoidi, L’Associazione, Vince Pastano &  The Noisebreakers, Dead Visions (Francesco Mandelli), Cyborg Zero (The Cyborgs), Tricarico, Cristiano Godano, Marlene Kuntz, Skabomber, ed anche ad alcuni artisti internazionali quali Jiro Okabe (CJ Ramone, Richie Ramone), Alex Kane (Enuff’Z’Nuff, Life, Sex & Death, Antiproduct) e Jamie Oliver (Ultrabomb, U.K. Subs).

Nel corso del 2022 vengono prodotti e pubblicati i primi tre singoli della band (Radici, Ego, Cemento Rosso), con la produzione artistica di Omar Pedrini. Il 5 maggio 2023 è uscito il disco completo della band intitolato “TEMPI MODERNI”, composto da 9 brani originali ed edito da Baldoria/Maninalto!, disponibile anche in copia fisica. Oltre ai tre singoli prodotti da Omar Pedrini, la title track del disco “Tempi moderni” vede un featuring con Federico Poggipollini alla chitarra elettrica e alla voce.

Il 5 luglio 2024 esce in versione bootleg il singolo “La guerra è finita”, nel cuore del tour estivo della band, in vista della release completa del nuovo lavoro.

Carolin Albertazzi

Carolin Albertazzi