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Giovanna Turi, intervista e recensione alla voce dei temi sociali

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Giovanna Turi, anche conosciuta come la “Fenice di Bologna“, la voce che canta temi sociali, è una cantautrice bolognese che unisce le parole con la musica, creando canzoni che trattano argomenti di grande impatto.

In “Re Denaro“,il suo ultimo singolo, Giovanna descrive una visione profonda e inquietante dell’umanità moderna. Il mondo è ossessionato dall’idea di accumulare ricchezza, passando dal mezzo al fine. Tuttavia, Giovanna canta con speranza, dicendo che esiste una possibilità di liberare un mondo che sta continuando a sbagliare. Con le sue parole e la sua musica, Giovanna offre una voce che promuove la consapevolezza e l’azione per un cambiamento positivo.

È in rotazione radio e tutte le piattaforme digitali dal 17 marzo il nuovo singolo di Giovanna Turi: Re
Denaro, un lancinante manifesto rock’n’roll.
Il brano è una distorta cavalcata della durata di 2:40 in cui gli echi new wave riecheggiano incontrando
un vortice di chitarre distorte in piena tradizione punk, un ritmo magnetico e incalzante che scorre veloce
mentre nel frattempo prende forma nella nostra mente il pensiero che la Turi vuole trasmetterci.
In questo periodo storico, musicalmente arido di significato, in cui la musica soffoca in una marea di testi
nonsense o ricicla sentimenti arcinoti, Giovanna Turi ha il coraggio e l’audacia di sbatterci il faccia il
nemico numero uno della società: Re Denaro.
Giovanna Turi continua a cantare di tutte quelle cause della quotidianità che meritano maggior
attenzione, non dimentichiamoci i suoi precedenti brani “Un amore non è mai uguale” o “Sono una
donna” in cui la Fenice Bolognese si batte per il femminicidio e l’omofobia.
La sua musica indipendente non poteva certo risparmiare il denaro, quella cosa che l’uomo ha elevato
quasi al pari di un dio, e ne canta con la semplicità e la poesia di cui solo lei è capace, il suo è un invito
alla riflessione che nonostante la potenza e l’autorità del denaro questi non può realizzare tutto: non può
restituirti dei ricordi, la salute o delle presenze perdute, non è in grado neanche di acquistare il piacere di
fare musica (come declamava decenni fa niente di meno che Jhon Lennon).
Giovanna Turi continua ad essere una garanzia, è una fenice che brucia esplode rinasce e canta,
ricordandoci che spesso la verità è fuori dai riflettori e la si può intravedere nei riflessi di una canzone
sincera e coraggiosa (come la sua).
ʍ Re Denaro
W Giovanna Turi

Leonardo DeLarge

Conosciamo meglio Giovanna Turi e il suo ultimo singolo.

Come abbiamo anticipato nelle tue canzoni tratti sempre temi molto forti, è sempre stato così oppure è successo qualcosa in particolare che ti ha portata ad affrontare determinati argomenti nelle tue canzoni? 

Vivo di concretezza, verità e trasparenza, di conseguenza non si scappa da ciò che ci fa male o che non funziona, si affronta e io lo faccio con la musica, scrivo canzoni senza paure, né regole.

“Re Denaro” è il tuo ultimo singolo dove descrivi una visione globale dell’essere umano. Quale consiglio daresti ad un giovane per affrontare le sfide di questo “mondo sbagliato” di cui tu parli?  

Ad un giovane consiglierei di stare sempre sul pezzo, di non inseguire ciò che la globalità vuole farci  credere, di fargli capire che il denaro è importantissimo ma l’essere umano lo è molto di più e non si quantifica il suo valore. Il denaro è un mezzo non un fine.

Il brano ha anche un videoclip dove tu sei la protagonista. Raccontaci come nasce l’idea. 

L’idea nasce nel rappresentare al meglio ciò che succede con un eccesso di denaro, la volontà di avere sempre di più e lo vediamo con le guerre…Nel videoclip rappresento una donna libera in una società accartocciata su sé stessa, dominata dall’eccesso. Una donna ribelle che vuole farsi  sentire, lanciando un segnale di denuncia.

Salutiamo la “Fenice di Bologna” con un’ultima domanda: hai già in mente un altro progetto?   

Vi aspetto numerosi ai miei live.

 

 

Giovanna Turi, intervista e recensione alla voce dei temi sociali

Giovanna Turi, è diventata, nel 2019 con le sue canzoni, il simbolo dell’emancipazione femminile denunciando la violenza contro le donne e contro l’omofobia con i brani: “Solo una donna” e “Un amore non è mai uguale”.

Nel 2017 si esibisce al Memo Club di Milano fortemente voluta dal direttore artistico di Radio Italia e Radio Italia Tv ed è finalista della prima edizione del festival Bologna Musica d’autore ideato da Fonoprint.

Nel 2018 esce in tutti i digital stores il suo primo l’EP autoprodotto “Viaggio Splendido”. Partecipa alle selezioni di Sanremo Giovani 2020 con l’etichetta milanese Red Fish di Elio Cipri.

Nel 2020 pubblica “Cosa provi per me” e “Un amore non è mai uguale”.

A settembre 2021 esce il suo primo album in studio intitolato “SUICIDIO IN DIRETTA” anticipato dal singolo “Cosa non si fa”. Nel 2022 ritorna con il singolo LA VITA è PAZZESCA.

A marzo 2023 pubblica il suo ultimo singolo “Re denaro”.

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Carolina Albertazzi