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Strappo dice “Stop” con il suo nuovo album

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E’ uscito il 29 ottobre “Stop”, il nuovo album di Strappo. Il rapper è stanco di stare in silenzio e ha pubblicato otto brani con cui ci racconta la sua visione del mondo e la sua vita. Un album intimo e sociale allo stesso tempo. Attraverso alcuni brani affronta i problemi della falsità del mondo, mentre con altri ci parla della sua cruda infanzia.

Il disco è stato anticipato dal brano “Tutto quello che ho dentro” e non ci stupisce che abbia scelto proprio questo singolo. Non siamo di fronte ad un brano leggero, ma una canzone dai toni forti e un testo senza fronzoli. Strappo in un certo senso si presenta con questo brano e ci racconta tutto quello che riesce a dirci solo con la musica. Un animo tormentato, ma con lo sguardo fisso sull’obbiettivo. Un’idea di com’è l’artista riusciamo a farcela anche grazie a “Sono ciò che sono”, brano più leggero con cui Strappo letteralmente si presenta.

Sono diversi invece i pezzi con cui l’artista critica la società, probabilmente uno dei più interessanti è “Cineprese”. Proprio come se fossimo dentro un film la nostra realtà ormai è distorta, falsa e di plastica. Sullo stesso stile rimane anche “Looney Tunes”, mentre più profondo e intimo è il discorso di “Preghiera“. Il titolo non lascia scampo a fraintendimenti. Questo è un dialogo con Dio, un Dio assente che forse non esiste e che semina attorno a sé solo un gran dolore.

Gli album sono un po’ lo specchio dell’anima dell’artista e attraverso “Stop” noi vediamo uno Strappo dall’animo buono costretto a fare i conti con una fredda realtà.

Strappo è Omar Bendriss Miceli, 23 anni originario di Cinisello Balsamo, provincia di Milano. Il rapper ha trovato nella musica la sua forma di espressione, un modo per gridare al mondo quello che ha dentro. Un modo per far sentire la propria voce.

Strappo inizia a scrivere rime a soli 16 anni e una volta diventato maggiorenne registra le sue prime canzoni. Si trattano di prodotti ancora amatoriali, ma nel giro di qualche anno studia e rende la sua musica sempre più matura. Una ricerca costante del sound perfetto, fino ad arrivare alle sue prime pubblicazioni.

Nel 2019 esce il suo primo disco “Disegni Strappati”, seguito l’anno successivo da un EP “Meno di Zero PT.I”. Nel 2020 unisce le forze con altri ragazzi creando “4 Mani”. Un vero e proprio team di appassionati di musica dove ognuno ricopre un ruolo ben preciso come videomaker, produttore, manager e creatore di beat. Lo scopo finale è unire le proprie competenze per creare un prodotto musicale completo.

Nonostante la pandemia, il 2020 è un anno davvero importante per Strappo. Oltre alla creazione di “4 Mani” partecipa al concorso MUSIT che si è svolto completamente online. Un’opportunità interessante che ha permesso all’artista di farsi notare anche da personaggi come Michele Zarrillo.

Nel 2021 Strappo torna alla carica: il 29 ottobre pubblica “Stop”, il suo nuovo album, anticipato dal singolo “Tutto quello che ho dentro”.

michelaredazione

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