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“Su queste parole” è il nuovo singolo di Giuseppe Vorro

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Dal 27 ottobre 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Su queste parole”, il nuovo singolo di Giuseppe Vorro.

 

“Su queste parole” è un brano pop rock che parla di depressione del presente per una situazione esistenziale insoddisfacente, che proietta la nostra ombra sul futuro che resta, portando con sé debilitazione e speranza falciata. Non basta tutta la musica del mondo per rialzarsi. Forse è la rabbia che ci tiene in piedi.  La canzone è stata scritta molti anni fa, quando il cantautore era ventenne. Ancora oggi, ricorda quella giornata segnata dallo sconforto e dalla stanchezza dello studio. Prese la chitarra, si sedette alla scrivania e attaccò la prima strofa che gli venne in mente, mentre le dita sulla tastiera l’accompagnavano. Due accordi aperti si ripetevano incessantemente, scavando nelle sue emozioni.

 

 

“Parole pescate dall’anima che soffre e si alza”, con questa frase l’artista riassume il concetto della nuova release.

 

 

Il videoclip di “Su queste parole” descrive una grande città e un ragazzo/uomo con sulle spalle un sogno ancora più grande, che si scontra con la sua dura realtà come una grande nuvola nera sulla testa e pochi spiragli di sole.

 

 

 

 

Biografia

Giuseppe Vorro è un cantautore milanese. Studia chitarra jazz e violino da autodidatta a partire dall’età di 14 anni. Ai primi studi musicali subito si è affiancata la scrittura di canzoni sia dal punto di vista dei testi che della musica.

L’impulso decisivo alla ricerca compositiva venne dalla scoperta del genio di Lucio Battisti nel periodo della seconda metà degli anni Settanta. Una intensità di influenza mai venuta meno e sempre arricchita di nuovi risvolti. Il caso volle che come vicino di quartiere abitasse Alberto Radius, stretto collaboratore di Battisti, che conobbe approfondendo negli anni l’amicizia. Le prime esperienze come chitarrista in band pop rock risalgono alla fine degli anni Settanta con proposizioni di brani di Lou reed, Dire Straits, Rolling Stones, Queen e primi tentativi di composizioni personali.

Conclusa questa esperienza nei primissimi anni ’80 seguono anni di elaborazione personale, sul fronte della ricerca di una propria dimensione compositiva. Situazione anche un po’ costretta dalla mancanza di tempo ragionevole, da dedicare alla dimensione gruppo, in seguito a impegni di tipo universitario.

Nella seconda metà degli anni ’80 riprende la sua voglia e la possibilità di suonare in band.

È la volta del gruppo Slep, gruppo tra il pop, il rock e la canzone italiana d’autore e no. Una band a suo modo sperimentale, che iniziando dalla proposizione di cover per la maggior parte italiane sbarca su una propria dimensione compositiva, miscuglio tra diversi input musicali tanti quante le influenze che ciascun componente del gruppo portava. Diversi concerti in locali e in manifestazioni estive. Diverse registrazioni demo. Progetto infine conclusosi con la registrazione del brano Veleni nella compilation Malambro prodotto dal comune di Cologno Monzese con la direzione artistica di Mino Di Martino ex Giganti.

Con qualche superstite del gruppo inizia un girovagare, per un paio di anni circa, tra un’esperienza e l’altra. Costruendo, disfando e ancora costruendo gruppi: Alibi, Histeria, X. Ancora sperimentazioni di miscele. Esibizioni live (tra cui una al Rolling stones di Milano) e qualche registrazione di demo. Fine all’esperienza gruppi nel 1993.

Inizia l’esperienza solista di cantautore che sfocia nel 1995 con il CD autoprodotto “In Fede” realizzato con la collaborazione di Niccolò Lapidari che qualche anno dopo partecipa all’album della Vanoni, come paroliere, Argilla. Qualche esibizione live per quanto è possibile in Italia per un artista singolo.

Lavoro solitario poi nel proprio piccolo studio di home recording provando e ancora riprovando colori, atmosfere musicali, testi e coltivando la voce. Diversi pezzi hanno preso forma e sostanza da questa esperienza conclusa poi nel maggio del 1999. Nei primi mesi del 2001 il risultato di questa esperienza nel secondo CD autoprodotto “Perlatangente”.

Registrazione con una band pop-rock di un Cd dal titolo “.exe” nel 2002. Inoltre, singolarmente in fase di pubblicazione un’altra raccolta di brani scritti negli anni molto produttivi del decennio degli anni Novanta. Il Cd ha visto la sua totale luce nella primavera 2006. Continuando il nuovo cd ‘Abbandonati’ col gruppo realizzato nell’anno 2007.

Uscito a fine 2014 un altro cd in formato trio pop rock dal titolo Timidi occhi neri per dolci occhi chiari.

Dal 2019 fino all’inizio del 2022 sono usciti una serie di singoli che compongono il nuovo disco dal titolo Abbandonati in cui tutte le tracce sono remixate e con nuovo mastering.

Nel 2020 partecipazione con Belarecords al disco tributo a Gustavo Cerati con il brano Bajan.

Nel 2022 ripresa del disco “.Exe” del 2002 con remix e remastering. Inoltre, in questo stesso anno inizieranno delle pubblicazioni di proprie canzoni tradotte in inglese e cantate da un cantante di lingua madre. Nel 2024 è previsto il suo nuovo disco di inediti.

 

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Carolina Albertazzi