Sulla musica rap

Il rapping (o rhyming, spitting, emceeing, MCing), spesso abbreviato in rap, è una forma di oratoria musicale che presenta «rima, discorso ritmico e linguaggio di strada», che è eseguita o cantata in diversi modi, spesso sopra un beat o un accompagnamento musicale. Deriva dall’R&B (rhythm and blues).

I componenti del rap includono «contenuto» (ciò che viene detto), «flow» (ritmo, rime) e «consegna» (cadenza, tono). Si differenzia dallo spoken word in quanto è eseguito spesso sul tempo di un brano strumentale; spesso è associato alla musica hip hop, oltre a esserne uno dei componenti principali, anche se le sue origini precedono l’hip hop.

Le radici del rap si possono ritrovare nella musica dell’africa occidentale, dai cantastorie chiamati Griot che trasmettevano le tradizioni oralmente raccontando storie di eventi familiari e del villaggio, in forma di musica, poesie o storie cantate, suonando un semplice strumento fatto a mano. Diffondevano tradizioni e genealogie oralmente o usavano le loro tecniche retoriche per spettegolare o «elogiare o criticare le persone». Le tradizioni griot si connettono al rap attraverso i discorsi di James Brown con il pubblico e con la sua band tra le canzoni eseguite, alle provocazioni verbali di Muhammad Ali e alle poesie di The Last Poets. Pertanto, i testi e la musica del rap fanno parte del «continuum storico nero», e mirano a riutilizzare elementi delle tradizioni passate espandendoli attraverso «l’uso creativo del linguaggio e dello stile e delle strategie retoriche.» La persona accreditata di aver originato lo stile di «consegnare le rime sopra un tappeto musicale», che sarebbe divenuto noto come rap, è Anthony “DJ Hollywood” Holloway di Harlem, New York.

– Da Wikipedia, l’enciclopedia libera

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