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Patrick De Luca, in lizza al Lucio Dalla 2022, torna con “Asfalto e nuvole”, un piccolo capolavoro pop

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Quando il talento incontra l’anima, il risultato è un brano capace di catturare menti e cuori in un solo istante grazie al vigore della verità, una canzone in grado di trattare tematiche complesse con l’intelligenza e la classe che contraddistinguono i veri artisti, differenziando la ricerca di notorietà e fama da un’autentica urgenza comunicativa.

Ed è in questo contesto, nella dimensione sospesa tra musica e vita, con la piena consapevolezza acquisita che lavorare con l’Arte significhi anche e soprattutto mettere in luce i sobborghi di una realtà incapace di dedicare tempo e spazio per raccontarsi a 360 gradi, che si inserisce “Asfalto e nuvole” (Pako Music Records/Visory Records/Believe Digital), il nuovo singolo di Patrick De Luca.

Reduce da un 2021 che, grazie al successo di “Voglio dirti qualcosa” e “In questa notte buia”, l’ha consacrato ufficialmente al mercato nazionale come una delle più promettenti firme del nuovo cantautorato italiano, portandolo a concorrere alla nuova edizione dell’illustre premio Lucio Dalla, l’artista veronese apre il nuovo anno con un pezzo che evidenzia la levatura del suo sentire autorale e compositivo, rimarcando una profonda sensibilità personale ed una notevole capacità di trasporre in musica tesi e problematiche impervie con il tatto e la raffinatezza che consentono di veicolare appelli con minuziosa attenzione ed imprescindibile rispetto.

In un tortuoso dialogo interiore con la propria mente, costretti a combattere contro se stessi nel perenne conflitto tra istinto e ragione, tra la visione intenzionale e lucida perfettamente espressa nelle strofe e quella inconscia, indomabile, più pessimista e pessimistica descritta nel ritornello, “Asfalto e nuvole” – prodotto da Tokyo – delinea, con veemente icasticità, le fragilità insite nell’essere umano e nel suo universo psichico e fisico – «la tempesta è dentro e sradica pilastri fondendo il cemento» -, in un fluire di iconiche raffigurazioni – «ho i conati che mi escono dal cuore e succede quando non sento amore»; «violenza interna di tipo organico» – che, attraverso la delicatezza d’animo e l’intensità rappresentativa dell’artista, abbandonano l’astratto per sfiorare dapprima e travolgere poi, la dimensione tangibile e concreta, rendendo pragmatico ed effettivo un immaginario metaforico collettivo, donando così luce e voce a tutte quelle zone d’ombra ancora troppo spesso silenziate, nascoste dal triste e gravoso velo del pregiudizio, del tabù, o dall’intollerabile manto dell’inadeguatezza e del disagio che avvolge chi ne soffre – «dentro questo sorriso c’è un nido di vermi intriso» -.

«Il nemico ti rende forte, il nemico ti dà lo stimolo, il nemico non porta alla morte»; «se chiudi le tende della tua mente quello si arrende, si, si arrende, si»: parole pervase di esperienza e coraggio, che diventano emblema e guida di quel primo passo da compiere verso la risoluzione, ove è possibile, e la convivenza, ove non lo è, del disturbo stesso; l’accettazione.

Ed è sull’accettazione, elemento chiave del percorso musicale di Patrick De Luca e focus di questo suo nuovo piccolo capolavoro discografico, che si erge il valore, il messaggio trainante di un progetto volto alla sensibilizzazione su tematiche quali i disturbi psichici, le conseguenti ferite – invisibili ma laceranti – dello spirito e l’inclusione all’interno di un «mondo» che «cade a pezzi già da un po’».

«”Asfalto e nuvole” – dichiara l’artista – l’ho scritta per raccontare problematiche attinenti alla sfera mentale, come l’ansia e la depressione, perché troppo spesso le si sottovaluta o se ne parla in maniera superficiale, senza far capire che non c’è nulla di male se ci si ritrova a dover fare i conti con le proprie debolezze, perché tutto ciò fa parte della complessità dell’uomo. Ovviamente il brano non dà informazioni mediche, ma vuole portare a galla le debolezze di un essere umano, senza definirle, senza etichettarle come giuste o sbagliate, ma designandole come necessarie e fondamentali per capire meglio se stessi. È solo accettando le nostre fragilità che potremo trasformarle in forza. “Asfalto e nuvole” è quindi un brano nato e pensato per tutti, per tutte le persone che percepiscono la Vita nella Sua interezza, nella Sua sensibilità, nella Sua Grandezza».

Una Grandezza che deve essere scorta assumendo una prospettiva a tuttotondo, dissociandosi da insensati e intelligibili giudizi e riconoscendo la dignità connaturata nel chiedere aiuto, la stessa dignità che ci permette di vivere, giorno dopo giorno, un sereno equilibrio tra “Asfalto e nuvole”.

Il brano è accompagnato dal videoclip ufficiale, diretto dall’attento e competente sguardo di Alessandro Guerra, che narra in maniera magistrale lo storytelling su cui si basa il pezzo, evidenziando anche una spiccata abilità attoriale del talentuoso cantautore veneto.

“Asfalto e nuvole” sancisce definitivamente il percorso professionale di Patrick De Luca, impreziosendo la sua cifra stilistica di una sincera empatia e di un’armoniosa finezza compositiva, in un cammino unico e inconfondibile, infuso, sin dalla prima release, di poesia, sentimenti e di un’eccellente dote naturale nella raffinata e accurata esposizione delle molteplici sfumature dell’animo umano.

Patrick De Luca, in lizza al Lucio Dalla 2022, torna con “Asfalto e nuvole”, un piccolo capolavoro pop

Patrick De Luca è un cantautore italiano classe 1993. Si laurea in fisiopatologia cardiocircolatoria all’Università di Verona, senza mai abbandonare la passione per la musica, che l’ha sempre accompagnato: mentre portava avanti i suoi studi accademici, infatti, dedicava il tempo libero al volontariato in Arena, avendo così la possibilità di assistere ai concerti dei più grandi artisti italiani ed internazionali. Accoglie nel suo cuore e nella sua anima tutto ciò che ascolta ed è così che quelle melodie e quei testi che sin da bambino scorrevano leggere e fluide nella sua mente, iniziano a prendere forma ed a confluire, come piccoli tasselli di un grande puzzle, nella sua musica. Decide così di studiare chitarra, prima da autodidatta e, successivamente, con il Maestro Juri Pin, chitarrista della Kyra’s band. Nel Settembre del 2015 si iscrive all’Accademia delle Arti “Born To Play”, all’interno della quale segue corsi e lezioni di Canto, a cui seguono quelli tenuti dalla cantautrice Anastasia Brugnoli. Giorno dopo giorno, il suo desiderio di apprendere lo porta a farsi conoscere nella meravigliosa città veneta, che lo ospita per svariate performance live. Nel 2016, giunge alla seconda fase del Tour Music Fest grazie ad una masterclass per cantautori svoltasi al prestigiosissimo C.E.T. di Mogol, da cui ottiene ottimi feedback. Oltre al grandissimo paroliere, produttore e scrittore meneghino, Patrick ha anche la possibilità, grazie al suo talento, alla sua determinazione ed alla sua dedizione alla musica, di conoscere Grazia Di Michele, attraverso uno stage formativo che gli consente di esibirsi in concerto. Tra le sue collaborazioni, Joel Ainoo – tastierista ed arrangiatore dei Soul System -, con cui ha lavorato al suo primo singolo, “Es mas grande”. La sua vena artistica, espressa in una vocalità delicata, ma al tempo stesso in grado di esprimere ogni sfumatura dell’animo umano, viene notata da Pako Music Records (sublabel di Visory Records/Thaurus) e nel 2021 Patrick firma con loro il suo primo contratto discografico, pubblicando, due mesi più in là, “Voglio dirti qualcosa”, un brano, prodotto da Alberto Rapetti, sentimentale e freschissimo, che ci ricorda l’importanza dei piccoli gesti e delle piccole attenzioni; quelle piccole cose per cui, ogni esistenza, merita più che mai di essere vissuta. Nel Giugno del 2021 è il turno di “In questa notte buia”, release che riscuote un notevole successo di pubblico e critica e lo porta, a Luglio dello stesso anno, a partecipare al contest “New Vibe Music Festival”, organizzato da Acardi Records, vincendo il Premio Stampa e, a Settembre a concorrere all’”IMTV SONG CONTEST”, la cui finale, svolta al Cohen di Verona, lo proclama Miglior Artista. Il 2022 si apre con “Asfalto e nuvole”, un’intensa ed emozionante narrazione note ed anima che delinea, con profonda autenticità, le fragilità insite nell’essere umano e nel suo universo psichico e fisico, in un fluire di iconiche raffigurazioni che, grazie alla maestria autorale e all’intensità rappresentativa dell’artista, abbandonano l’astratto per sfiorare dapprima e travolgere poi, la dimensione tangibile e concreta, rendendo pragmatico ed effettivo un immaginario metaforico collettivo, donando così luce e voce a tutte quelle zone d’ombra ancora troppo spesso silenziate, nascoste dal triste e gravoso velo del pregiudizio, del tabù, o dall’intollerabile manto dell’inadeguatezza e del disagio che avvolge chi ne soffre. Parole pervase di esperienza e coraggio, che diventano emblema e manifesto di quel primo passo da compiere verso la risoluzione ove è possibile, e la convivenza ove non lo è, del disturbo stesso; l’accettazione. Ed è proprio sull’accettazione, elemento chiave del percorso artistico di Patrick De Luca, che si erge il valore, il messaggio trainante di un progetto volto alla sensibilizzazione su tematiche quali le ferite dell’anima e l’inclusione, con la piena consapevolezza acquisita della responsabilità, dell’accortezza che lavorare con l’Arte significhi anche e soprattutto mettere in luce i sobborghi di una realtà incapace di avere tempo e spazio per raccontarsi a 360 gradi, differenziando la ricerca di notorietà e fama da un’autentica urgenza comunicativa ed impreziosendo la cifra stilistica del cantautore veneto di una sincera empatia e di un’armoniosa finezza autorale, in un cammino unico e inconfondibile, infuso, sin dalla prima release, di poesia, sentimenti e di un’eccellente abilità nella raffinata e accurata narrazione delle molteplici sfumature dell’animo umano.

LaMusicaItaliana

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